Pkaistan: attentato kamikaze a Islamabad

Dodici i morti sino ad ora accertati il bilancio ancora provvisorio dell’attentato suicida avvenuto in uno dei principali mercati di Islamabad, situato nei pressi del complesso ove ha sede la cosiddetta Moschea Rossa, teatro poco piu’ di due settimane fa di un’irruzione in massa delle truppe scelte pakistane, che pose tragicamente fine all’assedio stretto per giorni dai militari governativi, costato nel complesso la vita a oltre cento persone. Il nuovo computo e’ stato reso noto da fonti delle forze di sicurezza. I feriti ammontano a non meno di trenta. Nel mercato e’ risuonata all’improvviso una violentissima esplosione: a causarla e’ stato il kamikaze, fattosi saltare in aria accanto a un gruppo di poliziotti che sorvegliavano i tumulti in corso intorno alla moschea. Il tempio poco prima aveva riaperto i battenti, in coincidenza con la tradizionale preghiera del venerdi’ festivo islamico, ma immediatamente era stato riconquistato da centinaia di ultra-integralisti, per lo piu’ ex studenti coranici dell’annessa ‘madrassa’, i quali avevano scacciato Mohammad Ashfaq, l’imam nominato dal governo, e si erano impadroniti del luogo sacro, scavalcandone la recinzione e arrampicandosi sui minareti, in cima ai quali avevano issato le bandiere della ‘jihad’, la guerra santa agli infedeli. Quindi avevano preso a ridipingerne di rosso le mura, che dopo l’incursione dei militari erano state tinteggiate in rosa e crema, colori considerati ‘neutri’ dalle autorita’.