Mondo
Argentina, denunciate 5 grandi marche per lavoro nero
Sono le firme di abbigliamento sportivo Puma, Le Coq Sportif, Topper, Arena e Bensimon. La pratica scoperta dalla Prefettura di Buenos Aires
di Redazione
Vendevano materiale prodotto dalllo sfruttamento irregolare di lavoratori provenienti dal Perù e dalla Bolivia. Questa l’accusa con cui la Prefettura della capitale argentina Buenos Aires ha denunciato penalmente cinque grandi marche leader nell’abbigliamento sportivo.
Le marche inciriminate sono Puma, Bensimon, Le Coq Sportif, Topper y Arena. La loro colpa è quella di far produrre i loro capi di vestiario in laboratori tessili clandestini, in cui lavoravano in nero decine di immigrati senza documenti provenienti dai due paesi andini.
“Il personale veniva fatto lavorare fino a 15 ore al giorno e alcuni di loro non avevano ancora ricevuto nessuno stipendio”, dice il sottosegretario del Lavoro di Buenos Aires, Ariel Lieutier,
Anche il ministro dell’Industria della capitale argentina, Enrique Rodríguez, accusa le cinque multinazionali: “Finalmente è venuta alla luce una cosa già risaputa, che le grandi marche traggono beneficio dal lavoro nero e dallo sfruttamento di immigrati”.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.