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Afghanistan: Amnesty, chiede rilascio di tutti gli ostaggi

Amnesty International ha preso contatti diretti con i Talebani, chiedendo loro di rilasciare, immediatamente e senza condizioni, tutti gli ostaggi afghani e stranieri

di Redazione

Citando come esempio la tragica situazione dei 21 cooperanti sudcoreani ancora nelle mani dei talebani, Amnesty – si legge in una nota – ha sollecitato questo gruppo a dare seguito all’impegno, assunto in precedenza, di rispettare il diritto internazionale. L’organizzazione per i diritti umani si e’ rivolta direttamente ai talebani a seguito del recente aumento dei rapimenti e delle uccisioni di ostaggi, tra cui i quattro impiegati governativi afghani e i due cooperanti sudcoreani assassinati negli ultimi giorni.

“La cattura di ostaggi costituisce una flagrante violazione del diritto internazionale umanitario. Non esistono giustificazioni o eccezioni a questa regola. La loro cattura e uccisione sono crimini di guerra, i cui responsabili devono essere chiamati a rispondere alla giustizia”, ha dichiarato Irene Khan, segretaria generale di Amnesty International. Gli ultimi, sanguinosi episodi contraddicono precedenti dichiarazioni dei talebani, che si erano impegnati a non attaccare i civili e a non maltrattare i prigionieri. In una nota, Amnesty International chiede ai talebani e agli altri gruppi armati, cosi’ come alle altre parti coinvolte nel conflitto armato in Afghanistan, di aderire rigorosamente e in ogni circostanza ai loro obblighi di diritto internazionale.

“Nessuna sensazione di aver subito un torto, nessuna ideologia o convinzione religiosa puo’ rappresentare una giustificazione o una scusa per simili azioni. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente, senza condizioni e senza ulteriore danno nei loro confronti”, ha concluso Khan.

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