Mondo

Cina: Art 21, intollerabile fermo giornalista a Pechino

Una riunione per verificare libertà d'informazione

di Redazione

“La polizia cinese ha impedito lo svolgimento della conferenza stampa convocata a Pechino dall’associazione ‘Reporters sans Frontieres’ (associazione alla quale esprimiamo la piu’ convinta solidarieta’) ed ha identificato i giornalisti che vi partecipavano, alcuni dei quali sono stati ammanettati e trattenuti per qualche ora. Tra questi, anche alcuni giornalisti italiani”. Lo comunica l’associazione Articolo21.

“Quanto e’ accaduto – sottolinea Articolo21 – e’ intollerabile e richiede una forte presa di posizione da parte delle competenti autorita’ istituzionali e delle associazioni e di tutte le organizzazioni che si occupano della liberta’ dell’informazione nel mondo dal momento che la conferenza stampa era stata convocata per fare il punto sullo stato dell’informazione in Cina alla vigilia dei prossimi giochi olimpici. Tutto questo richiede inoltre la massima illuminazione mediatica anche perche’ i prossimi giochi olimpici richiederanno la piu’ ampia possibilita’ di libera circolazione per tutti i giornalisti, per tutti i cronisti, per tutti i fotografi e telecineoperatori che dovranno poter svolgere il loro lavoro senza censure e senza controllo di polizia”.

“Ci auguriamo – conclude Articolo21 – che tutte le organizzazioni internazionali e tutti gli Stati vogliano assumere nei confronti della Cina, in vista dei giochi olimpici, una posizione comune in materia di diritti civili e di liberta’ che non possono essere considerati un fastidioso intralcio sulla strada dei ben piu’ lucrosi interessi economici”.

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