Welfare
Lavoro: da Progetto Indulto 158 tirocini e 8 assunzioni
Otto assunzioni e 134 tirocini avviati in poco piu' di due mesi: un assunto a settimana e quasi 3 tirocini partiti ogni giorno
di Redazione
E’ il primo bilancio, a un anno dal provvedimento che ha introdotto uno sconto di pena di tre anni per i reati commessi fino al 2 maggio 2006, del progetto promosso dal ministero del Lavoro e Previdenza sociale e della Giustizia, con l’assistenza tecnica dell’agenzia governativa Italia Lavoro, per favorire il reinserimento nel mondo dell’occupazione di ex detenuti che hanno usufruito della norma. Si chiama ‘Lavoro nell’inclusione sociale dei detenuti beneficiari dell’indulto’ ed e’ partito, con i primi tirocini, a giugno. Con l’obiettivo di raggiungere una platea di circa 2.000 beneficiari dell’indulto in 14 aree metropolitane: Torino, Milano, Genova, Venezia, Trieste, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Cagliari, Palermo, Catania, Messina. Gia’ in questa prima fase, a fronte di 109 aziende che hanno dato la propria disponibilita’, le persone che si sono autocandidate, fra gli indultati, sono 267.
E, per la fine di agosto, si prevede l’avvio di altri 24 tirocini, di cui attualmente si stanno definendo le pratiche. Proprio in questi giorni, sono usciti i bandi con cui le aziende interessate ad accogliere una o piu’ persone indultate possono manifestare la propria disponibilita’. I bandi, che resteranno aperti fino al 15 dicembre, sono reperibili sul portale di Italia Lavoro (www.italialavoro.it), nella sezione ‘Bandi e avvisi’.
Il progetto, che punta a migliorare le competenze delle persone uscite dal carcere attraverso tirocini formativi di 4 o 6 mesi, prevede misure di sostengo al reddito per i beneficiari, ma anche incentivi economici per le aziende coinvolte. I beneficiari, seguiti da un tutor durante tutto il percorso, ottengono, infatti, un sostegno al reddito di 2.700 euro (450 euro al mese per un massimo di 6 mesi o 675 euro al mese per un massimo di 4 mesi). Ma anche le aziende che decidono di assumere i tirocinanti ricevono un contributo di 1.000 euro per le attivita’ di formazione. E, in caso di assunzione prima della fine del percorso formativo, il contributo destinato al lavoratore per i mesi di tirocinio non svolti andra’ all’impresa stessa. E’, inoltre, possibile, cumulare il beneficio con altre agevolazioni previste a livello nazionale o locale. Un vero e proprio ‘sistema delle convenienze’ per lavoratori e imprese, che aderiscono a una ‘carta dei servizi’, con cui si impegnano a valorizzare l’esperienza del tirocinio formativo come occasione di reinserimento socio-lavorativo. Il progetto ‘Indulto’ rappresenta anche un’occasione per favorire la qualificazione dei servizi pubblici e privati per l’inclusione sociale e lavorativa delle persone detenute ed ex detenute e per promuovere le politiche dell’occupazione e di sostegno al reddito sul territorio. Al progetto collaborano le regioni, le province, attraverso i servizi per l’impiego, e i comuni, in particolare con i servizi sociali. Operatori pubblici e privati, enti locali, parti sociali, Terzo settore, privato sociale, infatti, sono coinvolti nel recupero e nella valorizzazione delle esperienze degli ex detenuti.
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