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AiBi: aboliamo i tribunali dalle procedure di idoneità per le adozioni

La proposta nel manifesto politico presentato oggi

di Redazione

Tempi troppo lunghi: una coppia deve aspettare in media 15 mesi per ottenere l?idoneità invece dei 6 previsti dall?iter adottivo, ed è solo l?inizio di una lunga serie di attese prima di incontrare il proprio figlio. E tribunali per i minorenni troppo ingerenti: oltre a allungare i tempi di attesa, ?entrano nel privato delle future famiglie adottive, interferendo su come si vuole fare famiglia e quindi sui diritti individuali?.
Ergo: ?Abolirli, non servono. Perché una coppia sia idonea a adottare è sufficiente il placet e l?accompagnamento dei Servizi sociali e degli enti autorizzati, il cui ruolo di servizio pubblico è già stato riconosciuto dalla legge in vigore?.

Così Marco Griffini, presidente di AiBi, a conclusione della settimana di studio svoltasi a Cervia, si fa interprete della proposta del movimento di famiglie adottive e affidatarie che oggi ha presentato il proprio manifesto politico contro l?emergenza abbandono. Griffini spiega così la proposta, contenuta anche nel manifesto elaborato dall’associazione, di eliminare i Tribunali per i minorenni dall?iter per le idoneità adottive: ?L?Italia è l?unico paese che prevede il ricorso a una sentenza per avere l?idoneità a essere genitore adottivo: i giudici entrano negli affari intimi della famiglia, valutando quanti componenti debba avere, quanti anni dovrebbe avere il figlio e da che paese provenire, giudicando le potenzialità di amore per un bambino: in Italia non c?è rispetto delle libertà individuali se voglio fare famiglia con figli adottivi. Forse è necessario il parere di un giudice se una coppia vuole avere figli naturali e quanti??

Dopo un confronto con esperti italiani e stranieri, a Cervia è stato elaborato un documento programmatico che racchiude le strategie da mettere in campo per promuovere a tutto tondo una cultura dell?accoglienza, a partire dall?Italia:
– gratuità delle adozioni internazionali
– gestione dell?affido alle associazioni familiari e del privato sociale
– regolamentazione del Sostegno a distanza con la creazione di una Authority
– sviluppo dell?adozione europea e la regolamentazione in Italia della kafala, il sistema di protezione per minori in vigore nei paesi islamici.

Il manifesto sarà presentato a gruppi parlamentari, Commissioni e ministri competenti in materia di infanzia ? in primis i ministri Bindi (Famiglia) e Ferrero (Solidarietà sociale).

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