Formazione
Ambulanti, il 15% è straniero
Sono 100 mila i venditori immigrati secondo Unioncamere. Per un totale di quasi 15 mila imprese. Il 21 % dei titolari sono donne e il 6% ha meno di 30 anni
di Redazione
Bancherelle etniche. Sono più di 100.000 i venditori ambulanti regolarmente iscritti alle Camere di Commercio, il 15% dei quali è straniero. La fotografia delle bancarelle di frutta e verdura, vestiti, detersivi o braccialetti, che animano le piazze e le stradine italiane è stata scattata da Unioncamere, rielaborando i dati del Registro imprese.
Per la precisione, sono 96.723 le imprese individuali registrate al 30 giugno. Tra quanti vivono vendendo un po’ di tutto ci sono soprattutto: italiani (84%), con più di 40 anni (73%), maschi (68%) e che vivono al Sud (48%). Gli extracomunitari sono il 15% del totale (pari a circa 14.500 imprese), il 21,6% sono donne e solo il 6% ha meno di trenta anni.
La specializzazione principale delle bancarelle – spiegano all’ Unioncamere – è l’abbigliamento e la cura della persona in generale. A vendere vestiti, dai jeans alle magliette, sono in 27.000 (28%). Se a questi si aggiungono anche gli accessori, collane, bracciali, scarpe o stoffe, si raggiunge il 40% dell’offerta. Poi c’é l’esercito degli ambulanti alimentari: sono 24 mila e in pratica uno su quattro vende frutta e verdura, bevande o pesce.
Dal punto di vista geografico, la maggior parte degli esercenti ‘on the road’ (36.445, pari al 37,7%) in Sicilia (13.387), Campania (11.873) e Puglia (11.185). Se invece il conto si estende a tutte le regioni meridionali, le bancarelle diventano quasi la metà del totale (46.092, 47,7%). Nelle piazze del Nord-Ovest si trova quasi un ambulante su cinque (22.011, 22,8%), e quasi la metà di questi vive in Lombardia, quarta regione in Italia per imprenditori individuali “on the road” (11.129). Al Centro invece le imprese sono 16.367 (17%) e al Nord-Est sono poco meno 12.253 (poco meno del 13%).
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