Cultura
Lavavetri: un corso per la convivenza
Corsi di informazione che disincentivano comportamenti scorretti e aggressivi. L'idea è di Legacoop
di Redazione
E ancora, impiego degli stessi per ‘adottare’ parti di citta’ e garantire la pulizia dell’arredo urbano specialmente nelle aree piu’ esposte al rischio degrado.
Sono le proposte che Legacoop mette in campo, alla luce del dibattito assunto agli onori delle cronache, per promuovere la convivenza urbana e combattere il degrado. In particolare le cooperative sociali propongono i percorsi di informazione affinche’ il lavavetri possa uscire dalla situazione di degrado in cui si trova sostituendo un lavoro socialmente poco utile e spesso fastidioso per i cittadini con attivita’ di accoglienza e di presidio degli ingressi in citta’.
L’azione, spiega Legacoop, potra’ anche prevedere un calendario di iniziative pubbliche per il coinvolgimento dei migranti e dei cittadini sul tema dei diritti e doveri e del senso civico. Queste azioni devono cosi’ essere finalizzate a percorsi di inserimento sociale.
La cooperazione sociale propone poi di impiegare persone che svolgono lavori marginali come i lavavetri, per ‘adottare’ parti di citta’ e garantire la pulizia dell’arredo urbano specialmente nelle aree piu’ esposte al rischio degrado.
“La filosofia di queste proposte – spiega Gianpiero Calzolari, presidente di Legacoop Bologna – consiste nel mettere insieme fermezza, rigore, con accoglienza e inclusione”. Queste proposte, nelle intenzioni dei promotori, vogliono essere una base di discussione con le istituzioni e le altri parti interessate. per questa ragione il responsabile welfare di Legacoop Bologna Alberto Alberani invitera’ il Comune, le Fondazioni, i Quartieri, la Prefettura, la Questura, i sindacati e le organizzazioni del Terzo Settore, le altre organizzazioni imprenditoriali ed Hera a un confronto per condividere la realizzazione di quella innovazione necessaria a rafforzare la coesione sociale di questa città.
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