Famiglia
Romania: boom di bambini con genitori all’estero
La Fondazione Soros scopre 170mila minorenni con un genitore all'estero, un quinto con mamma e papa fuori patria
di Redazione
La Fondazione Soros ha scoperto che circa 170 mila bambini rumeni, di età compresa tra gli 11 e 15 anni, hanno un genitore che lavora all’estero; di questi circa un quinto (35mila per la precisione) hanno sia padre e madre impegnati all’estero, soprattutto in Italia.
“Sebbene il lavoro all’estero sia temporaneo ? si legge nella nota che accompagna la ricerca – l’impatto su un bambino potrebbe essere simile a quello causato dalla perdita di un genitore per morte o per divorzio. I bambini che hanno genitori all’estero devono essere considerati a rischio”.
Lo studio è stato pubblicato dopo che diverse associazioni rumene avevano denunciato il fenomeno organizzandosi in modo da garantire al minore l’adeguato sostegno, non sempre garantito dai nonni che si occupano di loro.
A Butea, località del dipartimento di Iasi, (come riportato dal sito osservatoriosuibalcani.org) è stato creato un comitato utile per sostenere i bambini soprattutto sotto il punto di vista psicologico. Il comitato è composto da un membro del consiglio comunale, da un assistente sociale, da un rappresentante della scuola e da un sacerdote. Questi ultimi visitano ogni mese i ragazzi i cui genitori sono partiti all’estero per lavorare e cercano di capire i loro bisogni.
“Verifichiamo ogni mese la situazione di questi bambini. Proviamo ad avvicinarci a loro affinché non siano completamente isolati. Per il ritorno a scuola, quest’anno, gli abbiamo regalato dei manuali scolastici – ha raccontato alla stampa Petru Paul (assistente sociale presso il comune di Butea). “I bambini hanno ricevuto dei vestiti e del cibo. Spesso gli si aiuta anche con i compiti per la scuola”.
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