Cultura

Gaza, Pizzaballa: clima sempre più pesante

Si respira un clima sempre più teso a Gaza secondo il custode di Terra Santa padre Pierbattista Pizzaballa. Il suo commento dopo l'uccisione di ieri di Rami Khader Ayyad.

di Redazione

Il clima per i cristiani di Gaza si sta facendo pesante, anche se non si può parlare di ostilità diretta”. Commenta così al Sir, l’agenzia stampa dei vescovi, il custode di Terra Santa padre Pierbattista Pizzaballa, l’uccisione avvenuta ieri a Gaza di Rami Khader Ayyad, cristiano legato all’organizzazione protestante Palestinian Bible society.

“Le autorità sono generalmente aperte e tolleranti – afferma il custode – ma non hanno il controllo dei movimenti, dei gruppi e di schegge impazzite che a volte vogliono essere più reali del re. Più che un clima politico mutato si tratta di schegge impazzite che vogliono accreditarsi agli occhi di strati della popolazione musulmana”.

Padre Pizzaballa non crede “ad una persecuzione contro i cristiani come in Iraq, non ci sono collegamenti diretti” ma riconosce che “c’è un clima generale nel mondo mediorientale che si sta facendo comune. La motivazione di base è da ricercarsi nel tema politico: l’Islam non è solo una religione ma anche strumento di lotta e di unità e assimilare i cristiani all’Occidente è facile. In Oriente non si assiste alla separazione tra religione e politica come in Europa. Per questo – conclude – è inevitabile, se la situazione politica non migliorerà, che ci saranno purtroppo fatti di questo tipo. Un clima che rende la permanenza dei cristiani sempre più difficile in Terra Santa”.

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