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Conf, Marino: “Essenziali autonomia politica e rispetto delle buone pratiche”

L'intervento del presidente di Confcooperative al convegno sensese " I valori e le regole"

di Redazione

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COOPERAZIONE: VALORI, MERCATO E AUTONOMIA
23 ottobre: Marino «Autonomia politica e rispetto delle prassi sono essenziali e ineludibili. I cattivi esempi sono moneta cattiva che scaccia la buona»

Il presidente Marino è intervenuto a Siena presso il complesso universitario della certosa di Pontignano al convegno ?I valori e le regole. Legalità, responsabilità, cooperazione e mercati?.

Marino ha incentrato il suo intervento sul crescente clima anticooperativo. «C?è un tentativo di omologazione coatta dell?impresa cooperativa alle società lucrative e di capitali. I provvedimenti legislativi, economici e fiscali sono indirizzati sempre ad altri modelli d?impresa. La cooperazione viene trattata come se fosse un?anomalia di mercato. Questa avversione nei confronti della cooperazione nasce sia perché una sua componente è vicina alla politica e quindi va attaccata come se si attaccasse un partito. Sia perché probabilmente non tutti fanno la propria parte».

«Fare la propria parte ? ha detto Marino ? vuol dire promuovere imprese cooperative vere, autentiche. Non va ricercata la competizione a tutti i costi. Non vale la regola del competere per competere. Per competere non si vende l?anima cooperativa. Non si può soprattutto rinunciare alla valorizzazione assoluta della mutualità e del socio. Va garantito il più autentico e profondo scambio tra socio e cooperativa: dove va esaltata la partecipazione del socio alla vita della cooperativa: questa è la nostra vera, autentica missione sociale».

«Purtroppo assistiamo ? ha aggiunto Marino ? a casi che alimentano il clima anticooperativo: importanti risorse accantonate in un settore, ma utilizzare per andare a scalare banche; l?esternalizzazione della propria missione a società lontane dai fini mutualistici e che vanno a quotarsi in Borsa; le cooperative che non remunerano come dovrebbero e potrebbero i propri soci e portano i ?tesoretti? all?estero; i proclami sulla governance dualistica, rispetto alla quale non ho pregiudizi, ma se è specifica delle società cooperative. Di certo non si può accettare che la governance duale delle società di capitali sia applicata alle cooperative. Tutti questi esempi sono moneta cattiva che scaccia la buona e incoraggia le ostilità al settore. Autonomia politica e rispetto delle buone prassi ? ha concluso Marino ? sono conditio sine qua non per sviluppare ogni tipo di dialogo».

Marino si è anche soffermato su quanto sia «importante la vigilanza e il controllo delle cooperative spurie e non aderenti. Un?azione da portare avanti con determinazione per assicurare legalità e certezza del mercato».

Solo pochi giorni fa Confcooperative ha siglato con il governo un impegno formale i punti essenziali dell?avviso comune stipulato con le OOSS il 31 maggio scorso in tema di vigilanza, appalti e contratti pirata.

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