Mondo

Adozioni in Nepal: Prodi scrive al primo ministro nepalese

Lo comunica l'Ufficio della Bindi, Ministro per la Famiglia e presidente della Commissione Adozioni Internazionali

di Redazione

Il Ministro delle Politiche per la Famiglia, On. Rosy Bindi, ha sostenuto attivamente le iniziative per trovare una soluzione al blocco delle adozioni internazionali in Nepal, imposto dall?aprile scorso dal nuovo Governo nepalese con la sospensione di tutte le pratiche adottive.
Su iniziativa degli uffici del Ministro, d?intesa con il Ministero degli affari esteri, dopo una serie di tentativi portati avanti a livello bilaterale dall?Ambasciata italiana a New Delhi e dal Consolato italiano a Calcutta, è stato effettuato, il settembre scorso, un passo congiunto dai rappresentanti delle Ambasciate di Canada, Francia, Germania, Italia, Spagna e Svizzera nei confronti delle autorità nepalesi, incontrando il Ministro per le Donne, l?Infanzia e il Benessere Sociale, Khadga Bahadur Bishkowarma, esponente maoista del Governo di Kathmandu.
 
Nel corso della riunione i rappresentanti diplomatici hanno presentato una richiesta per sbloccare la sospensione delle adozioni ottenendo delle promesse di un riesame rapido delle pratiche bloccate.
A seguito di una nuova crisi politica intervenuta in Nepal e delle conseguenti dimissioni del Ministro Bishkowarma, si è concordato di effettuare un passo a livello Primi Ministri. Una lettera congiunta da parte del Presidente del Consiglio, Romano Prodi, assieme al Primo Ministro francese, François Fillon, e spagnolo, José Luis Rodríguez Zapatero, è stata indirizzata al primo ministro nepalese, Girija Prasad Koirala.
 
La lettera traduce la preoccupazione dei Primi Ministri di questi tre Paesi per il blocco delle adozioni, mette in evidenza il carattere umanitario della problematica e manifesta la volontà di collaborare con un Governo amico e sovrano. In particolare, si è voluto evidenziare la situazione di numerose famiglie – 90 italiane, 171 spagnole e circa 80 francesi – che hanno soggiornato in Nepal e incontrato i bambini che desiderano adottare. Si sono formati forti legami affettivi tra i bambini e le loro future famiglie. Da qui la profonda preoccupazione da parte di queste ultime circa il ritardo nelle procedure di adozione. Al Governo nepalese viene chiesto di operare affinché possano rapidamente concludersi le procedure adottive relative a queste famiglie

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