Welfare
Yalla Italia, la tv vista senza veli (sugli occhi)
In uscita settimana prossima con "Vita".
di Redazione
Un nuovo numero di «Yalla Italia» è in arrivo. Un numero travolgente, in uscita con «Vita» la prossima settimana, che affronta un tema che sta tanto a cuore alle seconde generazioni: quello del rapporto con i media. Ma il mensile ideato da «Vita» e coordinato da Martino Pillitteri non affronta questo tema secondo logiche scontate. I giovani redattori di «Yalla Italia» ad esempio hanno voluto votare il loro testimonial televisivo preferito. E non hanno trovato il benché minimo accordo: nessun personaggio ha raggiunto i due voti! Ouejdane Mejiri racconta com?era diversa la televisione vista dalla Tunisia. Oggi, arrivata in Italia, le sembra una tv dove passa solo gente che piange. Scrive: «Un sabato sera, ho contato le persone che piangevano in primo piano sui vari canali nazionali e mi è venuta voglia di piangere». Non meno spregiudicato il punto di vista di Sumaya Abdel Qader, che è giovane ma è già mamma di due bambine. Scrive: «Amo i giapponesi, la loro cultura è affascinante, ma nessuno mi dica che quella arabo-islamica è una cultura che attenta a destabilizzare quella occidentale! A questo bastano i cartoon!».