Welfare

Drogati di palestra, per un muscolo in pi

Giovani in fuga dallo sport di squadra

di Redazione

Bruno Mantovani è un allenatore di pallacanestro e 20 anni fa, a Quarto Oggiaro, un quartiere periferico di Milano, insieme a un gruppo di genitori che non volevano lasciare i figli per strada, ha fondato Ideasport, una società sportiva che ha visto passare sul suo campo centinaia di giovani difficili e a rischio. Nel quartiere il panettiere, il negoziante di telefonini, il pizzaiolo hanno un passato sportivo grazie a Bruno Mantovani, che alcuni anni fa ha saputo portare la squadra di basketdelle ragazze del quartiere fino alla serie A.

Vita: Che cosa pensa dell?allarme lanciato dall?Ue sull?abbandono da parte dei giovani dello sport di squadra a favore di pratiche più individuali?
Bruno Mantovani: I giovani si riversano nelle palestre di fitness perché vogliono ottenere un fisico muscoloso in tempi brevi e per avere risultati certi non esitano a ricorrere ad anabolizzanti. Sono giovani che si sentono ?sfigati? e vorrebbero avere il fisico dell?attore preferito.

Vita: Non potrebbero formarsi un bel fisico praticando uno sport di squadra?
Mantovani: L?attività sportiva di squadra tende a essere snobbata dai giovani perché richiede allenamenti settimanali, impegno continuo e non di rado anche esposizione alle intemperie. Sono condizioni che fortificano il corpo e il carattere, ma richiedono anche sacrifici.
Vita: Invece le palestre sono comode…
Mantovani: Nei centri fitness è più facile passare al modello veline per le ragazze e a quello dei cultori di body-building per i ragazzi. Correre sul tapis roulant guardando una parete coperta da un manifesto raffigurante le montagne innevate è più semplice, ma anche artificiale.

Vita: Chi sono i responsabili?
Mantovani: Sono le principali agenzie educative che hanno fallito nel loro intento: la famiglia per certi versi o ha trascurato lo sport di squadra dandogli poca importanza, oppure quando lo ha preso in considerazione ha preteso risultati, obbligando i figli a vincere, senza rendersi conto che queste richieste generavano stress nei ragazzi.

Vita: Solo i genitori sono responsabili?
Mantovani: Hanno fallito anche le società sportive, che negli ultimi 20 anni hanno mirato esclusivamente al risultato e non hanno affatto stimolato i giovani al piacere di praticare uno sport di squadra. Il risultato è che i ragazzi non sanno più giocare, vogliono solo vincere.
Vita: Quali soluzioni vede?
Mantovani: In Italia manca la cultura dello sport. Bisognerebbe educare i genitori attraverso campagne di sensibilizzazione, una sorta di Pubblicità Progresso dello sport educativo. Anche la scuola potrebbe svolgere un ruolo importante, ma tutto è lasciato alla buona volontà di pochi.

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