Welfare

Torino, fotovoltaico alle Vallette

La scelta del provveditore Aldo Fabozzi per risparmiare, non soltanto energia

di Redazione

Non solo per l'ambiente. Il provveditore delle carceri piemontesi Aldo Fabozzi si è visto recapitare una bolletta da 14 milioni di euro per luce, gas, riscaldamento e acqua calde utilizzati negli istituti penitenziari piemontesi. Di qui la decisione di passare al fotovoltaico, risparmiando energia non rinnovabile e anche denaro. Fotovoltaico, quindi, almeno nella maggiore delle struttura carcerarie di Torino, il penitenziario "Lorusso Cotugno", detto anche delle Vallette. Tra qualche settimana sul tetto del carcere compariranno quindi i primi pannelli solari: "E' un progetto pilota – spiega Fabozzi – l'obiettivo è quello di produrre energia elettrica da soli e risparmiare sulle bollette".

I finanziamenti necessari all'opera, circa 300mila euro, provengono sia dal budget annuale dello Stato per l'amministrazione degli istituti penitenziari sia dai fondi che Regione Piemonte e Provincia di Torino hanno stanziato per interventi ecocompatibili. A installare i pannelli, inoltre, saranno una decina di detenuti, che hanno frequentato un corso di formazione ad hoc.

"In questo modo otteniamo un doppio risultato – commenta il provveditore – da un lato un risparmio e nello stesso tempo interveniamo per dotare i detenuti di un patrimonio spendibile in termini di occupabilità. Offre, infatti, una formazione in un settore in crescente espansione con maggiori possibilità per il loro inserimento lavorativo". E conclude: "Il mio sogno è allargare questo progetto a tutte le strutture carcerarie del Piemonte. L'abbattimento dei costi sarebbe notevole".

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