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Dalai Lama: Tibet vittima di un genocidio culturale
La denuncia del leader spirituale del buddismo in un'intervista al settimanale tedesco "Cicero": in Tibet è in atto una sorta di genocidio culturale da parte della Cina.
di Redazione
“Che le autorita’ cinesi lo ammettano oppure no, al momento e’ in atto una sorta di genocidio culturale, anche se il Tibet e’ molto di moda nella Repubblica popolare”. Lo dice il Dalai Lama in una intervista al settimanale tedesco ‘Cicero’, denunciando la trasformazione di Lhasa, la capitale tradizionale, in una citta’ cinese “con il pretesto della modernita’”. Il Dalai Lama che ha abbandonato Lhasa nel 1959 per andare in esilio in India, riferisce poi quanto raccontato dai rifugiati che hanno passato il confine indiano negli ultimi tempi. “Il patrimonio culturale del Tibet e’ gravemente minacciato”, dice, e i contadini vengono spinti a trasferirsi in “villaggi modello” nel nome della modernita’, mentre molti tibetani non sanno piu’ parlare la lingua dei loro padri.