Welfare

Carcere: Formigoni, il reinserimento è obiettivo primario

In Lombardia sono circa un centinaio i detenuti coinvolti in progetti socialmente utili

di Redazione

Il recupero dei detenuti e’ il primo obiettivo dell’esecuzione penale. Da questa sintesi e’ scaturito oggi il dibattito all’interno del convegno: “La comunita’ locale tra responsabilita’ e riconciliazione, le azioni socialmente utili di persone provenienti da percorsi penali a favore della collettivita’” aperto dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e dal sottosegretario alla Presidenza con delega ai Diritti del Cittadino e Pari Opportunita’, Antonella Maiolo. “I detenuti – ha detto Formigoni – non sono cittadini di serie B ma persone che stanno pagando un debito e il lavoro e’ la strada principale per il loro recupero e il reinserimento a pieno titolo nella societa’”. Regione Lombardia da diversi anni ha posto un’attenzione particolare alla rieducazione e al reinserimento sviluppando strade e progetti innovativi con diversi strumenti. Tra questi, nel 1999 un Protocollo d’intesa e nel 2003 un Accordo quadro entrambi sottoscritti con il Ministero della Giustizia. “Regione Lombardia – ha continuato Formigoni – nel 2005 ha promulgato una legge, la numero 8, nella quale viene individuato un percorso di rieducazione individuale, basato su alcune tappe fondamentali: formazione professionale, lavoro, contatto costante con il mondo esterno, anche attraverso la fruizione di misure alternative”.

In Lombardia sono circa un centinaio i detenuti coinvolti in progetti socialmente utili. Di questi, 25 stanno lavorando a Milano con l’Amsa (Azienda municipale servizi ambientali) per la raccolta delle foglie e la pulitura dei muri dai graffiti. Un’altra sessantina sono impegnati in attivita’ sociali e lavori socialmente utili. “Lavorare – ha continuato Formigoni – non e’ solo un modo per procurarsi reddito onesto ma rappresenta anche la possibilita’ di creare dei rapporti sani con la societa’. La qualita’ dell’inserimento lavorativo e’ quindi una condizione fondamentale per un reinserimento stabile ed efficace”. Sulla base di queste esperienze, Regione Lombardia sta realizzando nuove iniziative, tra le quali azioni volte alla sensibilizzazione della comunita’ locale per il sostegno e il reinserimento delle persone in esecuzione penale, progetti di accompagnamento mirate all’acquisizione e al consolidamento della professionalita’, accoglienza abitativa temporanea, reinserimento nel tessuto familiare, sostegno ad associazioni e servizi per la ricerca del lavoro e corsi di formazione professionale.

“Regione Lombardia – ha concluso il presidente Formigoni – ha fatto della persona e del capitale umano i cardini del proprio programma politico ed istituzionale, per tale ragione non potevamo dimenticarci dei detenuti. Infatti, proprio per loro la Giunta regionale ha stanziato 4 milioni di euro a enti locali, associazioni e al privato sociale per finanziare piu’ di 50 progetti per la prevenzione e il recupero dei carcerati”. I progetti sono stati finanziati per il 50% del loro valore tranne quelli relativi all’Housing sociale, finanziati al 70%. “Regione Lombardia – ha detto Antonella Maiolo – continuera’ a lavorare su questa strada affinche’ le condizioni dei detenuti possano migliorare e svilupparsi secondo una prospettiva che miri al reinserimento nella societa’ attraverso l’investimento sulla persona. L’esigenza di giustizia autentica, che ci accomuna tutti, deve infatti essere promossa puntando sulla riparazione del danno, lasciando lo spazio per una rigenerazione che, quando accade, va sempre sostenuta e incoraggiata”.