Formazione
Dalla Comunità Papa Giovanni XXIII linee guida sulla 194
L'associazione fondata da don Oreste Benzi interviene nel dibattito sulla legge 194
di Redazione
La Comunità Papa Giovanni XXIII, pur considerando la legge 194 profondamente ingiusta nel legittimare la soppressione del più innocente fra gli esseri umani, chiede di applicarne gli articoli a difesa della vita e della maternità ad oggi quasi totalmente disattesi.
Osserva l’associazione: «La maggior parte delle donne non abortirebbe se si facesse con loro un progetto di rimozione delle cause che le hanno portate a chiedere di interrompere la gravidanza, così come richiesto dall?art 5 della legge 194, mettendo in atto le risorse necessarie (art 2)».
«Fra le tante che incontriamo, ci sono tante donne spinte, forzate o costrette all?aborto. È questa la libertà? Cosa sceglierebbero il bambino/la bambina se potessero liberamente parlare?» si chiedono i responsabili della Comunità Papa Giovanni XXIII, Giovanni Ramonda, viceresponsabile generale ed Enrico Masini, animatore generale del servizio Maternità difficile. «Tanto si può realizzare attraverso l?emissione di linee guida secondo le proposte dell?associazione elaborate e presentate con don Benzi».
In ogni occasione Don Oreste Benzi non mancava di ricordare che «L?aborto è un omicidio premeditato con l?aggravante che la vittima non può difendersi» e che «a ogni donna deve essere riconosciuto il diritto di non abortire e di poter accogliere il figlio che porta in grembo in condizioni dignitose».
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