Cultura
I marocchini di Torino contro Franca Rame
La comunità irritata con l'ex senatrice: «Disconosce il nostro apporto alla sua elezione»
di Redazione
Molte polemiche all’interno della comunita’ marocchina in Italia dopo la decisione annunciata da Franca Rame, eletta a Torino nelle liste dell’Italia dei Valori, di volersi dimettere da senatrice.
A una prima protesta del presidente del Partito degli Immigrati, il marocchino Mustafa Mansouri, la Rame ha replicato attraverso le pagine di un quotidiano nazionale sostenendo di non conoscere il gruppo di marocchini che ha dato man forte alla campagna elettorale della lista in cui era candidata. “E’ sconcertante che un senatore non conosca da chi ha preso i voti – afferma la presidente dell’associazione delle donne marocchine, Souad Sbai – Franca Rame dovrebbe sapere che nelle liste Idv piemontesi erano presenti i maghrebini Lala Marouf (dell’Associazione donne marocchine) e Hassan Hanafi, candidature fortemente volute dal ministro Antonio Di Pietro, che conosce perfettamente la situazione di Torino dove e’ presente la comunita’ marocchina di seconda generazione piu’ numerosa d’Italia. Difatti i miei concittadini sono accorsi in massa per sostenere i propri rappresentanti, ma a capolista c’era la Rame che ne ha beneficiato, a quanto dice inconsapevolmente”.
Sulla vicenda interviene oggi anche Mansouri secondo il quale “mancare di rispetto al proprio elettorato non fa certo onore alla Rame”: il presidente del Partito degli Immigrati ammette che all’epoca dell’elezione della Rame la formazione non era ancora nata, ma – aggiunge – “c’erano i candidati di origine marocchina, nelle liste Idv della Camera e del Senato, voluti dallo stesso Antonio Di Pietro, consapevole dell’importanza e del peso politico della comunita’ magrebina di seconda generazione di Torino”. L’esponente maghrebino accusa infine la dirigenza dell’Italia dei Valori di aver chiesto i voti della sua comunita’ senza poi occuparsi dei loro problemi.
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