Welfare
Carceri, la medicina penitenziaria passa al Servizio sanitario nazionale
Grande soddisfazione del sottosegretario Luigi Manconi
di Redazione
Con la finanziaria per il 2008, e’ stato approvato il riordino della medicina penitenziaria e il trasferimento dell’assistenza sanitaria per i detenuti al Servizio sanitario nazionale. Lo rende noto il sottosegretario alla Giustizia, Luigi Manconi. Sulla base di linee-guida approvate in Conferenza Stato-Regioni, le Asl assumeranno quindi la responsabilita’ diretta della tutela della salute dei detenuti ed entro il 31 marzo passeranno loro i rapporti di lavoro e i beni relativi all’assistenza sanitaria fino ad oggi del Ministero della Giustizia. “Non e’ eccessivo dire -afferma Manconi- che si tratta di una grande riforma per il nostro sistema penitenziario. Da una parte si afferma il principio della universalita’ del diritto alla salute che si attendeva da quando, nel 1998, con la riforma Bindi del Servizio sanitario nazionale, venne prefigurato quel trasferimento di competenze.” “Con questa riforma si riafferma la piena inclusione delle persone private della liberta’ nel sistema dei diritti di cittadinanza e dunque e’ garantito loro – al pari degli altri cittadini – il godimento di quella fondamentale prerogativa che e’ la tutela del diritto alla salute. D’altra parte, si apre ulteriormente il carcere ad altre amministrazioni pubbliche e ad altre professionalita’, secondo un principio di corresponsabilita’ nella esecuzione penale al quale da tempo stiamo indirizzando l’azione di governo”