Welfare

Alcol e minori, Moige: «Divieto di vendita fino a 18 anni»

La reazione dell'associazione ai dati dell'Iss

di Redazione

Innalzamento di due anni del divieto di vendita e somministrazione di alcolici, un’attenzione maggiore alla pubblicita’ di alcolici in tv, di cui abbiamo rilevato la presenza anche in fascia protetta e nel corso di programmi per i minori, e campagne di sensibilizzazione nelle scuole. Sono le proposte lanciate dal Moige, Movimento Italiano Genitori, commentando i dati diffusi oggi dall’Istituto Superiore di Sanita’ che denunciano una crescita del consumo di alcolici fra i minori. ”I dati di oggi -afferma Maria Rita Munizzi, Presidente Nazionale del Moige- confermano che il problema del consumo di alcol e’ molto diffuso fra giovani e giovanissimi. E’importante sottolineare un fatto fisiologico: gli organismi in crescita sono piu’ sensibili rispetto agli effetti dell’alcol e si ha piu’ difficolta’ a gestire l’eventuale comparsa della dipendenza. Ne’ si possiede l’esperienza necessaria a porre un limite al consumo. Per questo -aggiunge- chiediamo che dopo varie proposte e disegni di legge in materia finora mai approvati definitivamente, si dia un segnale forte innalzando il divieto di somministrazione e vendita ai minori di anni 18. Per contrastare anche la vendita nei supermercati, occorre la responsabilita’ della politica, delle aziende produttrici e degli esercenti”. ”Altro problema -prosegue ancora Munizzi- e’ quello della pubblicita’ di bevande alcoliche in tv: bisognerebbe toglierle dalla fascia protetta e dai programmi per minori (anche quelli non in fascia protetta). Nel nostro monitoraggio mensile sulla tv continuiamo invece a rilevare molte infrazioni a questa norma: ci vuole maggior controllo. Tutto questo -conclude la presidente del Moige- va accompagnato poi da campagne di sensibilizzazione nelle scuole, cercando di spiegare ai ragazzi a quali danni psicofisici vanno incontro con l’abuso di alcolici, lavorando sullo sviluppo dell’autostima e sull’accrescimento delle capacita’ di prendere decisioni con responsabilita’ anche andando controcorrente, diventando modelli di riferimento positivo nel gruppo di coetanei”.

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