Welfare
«Chiudete Guantanamo», successo della campagna di Amnesty
Hanno aderito oltre 1.200 parlamentari di tutto il mondo
di Redazione
Nel sesto anniversario del primo trasferimento di detenuti nella base americana di Guantanamo, a Cuba, Amnesty International, col sostegno di oltre 1.200 parlamentari di ogni parte del mondo, ha presentato all’amministrazione statunitense un piano d’azione per porre fine alle detenzioni illegali nel contesto della ‘guerra al terrore’.
Il piano d’azione, si legge in una nota, consiste in 13 raccomandazioni per far cessare queste pratiche che violano i diritti umani, senza compromettere la capacita’ del governo di combattere il terrorismo. L’organizzazione fornisce inoltre consigli pratici, come sollecitato dal governo di Washington, per chiudere Guantanamo. “Guantanamo e’ un’anomalia che dev’essere immediatamente corretta. Il solo modo per farlo e’ chiudere il centro di detenzione”, ha dichiarato Irene Khan, segretaria generale di Amnesty International. Il piano d’azione, sottoscritto da parlamentari di numerosi paesi tra cui Giappone, Israele, Regno Unito e Italia, chiede il ripristino dell’habeas corpus, la fine delle detenzioni segrete, l’incriminazione e il processo di fronte a tribunali indipendenti e imparziali oppure il rilascio di tutti i detenuti. Per le persone rimesse in liberta’, inoltre, dovranno essere trovate soluzioni legali e sicure. “Le pratiche illegali adottate dal governo americano nel contesto della ‘guerra al terrore’, esemplificate da Guantanamo e dal programma Cia di detenzioni segrete, hanno promosso il pericoloso concetto che i diritti umani fondamentali possono essere messi da parte in nome della sicurezza nazionale”, ha aggiunto Khan.