Welfare
Carcere: la metà dei detenuti è straniero
Lo ha sottolineato il direttore del Dap, Ettore Ferrara
di Redazione
Cresce la presenza di detenuti stranieri nelle carceri italiane: se negli anni ’90 la media era del 15%, la percentuale e’ salita oggi al 38% e il ritmo di crescita e’ tale che sulle 94 mila persone che lo scorso anno sono entrate negli istituti penitenziari, ”circa il 50% era costituito da stranieri. E’ un problema con il quale bisogna confrontarsi se vogliamo dare alle strutture la possibilita’ di funzionare”.
Lo ha sottolineato il direttore del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Ettore Ferrara, in un’audizione di fronte alle Commissioni riunite Affari costituzionali-Giustizia del Senato. Dei 20.213 detenuti stranieri (sui 53.700 totali), circa 16 mila sono extracomunitari e il 72% di questi proviene da 7 nazioni: Marocco, Albania, Tunisia, Algeria, Nigeria, ex Jugoslavia e Senegal. Dei circa 3.800 detenuti comunitari, il 73% e’ costituito da romeni. Quanto agli istituti penitenziari, Ferrara ha delineato una situazione che vede la presenza di ”strutture in larga misura inadeguate e fatiscenti: oltre il 60% di esse risale a piu’ di un secolo fa, il 20% a prima del 1600”. Ecco perche’ ”e’ necessario intervenire sulle strutture penitenziarie in modo da rinnovare quelle non piu’ utilizzabili e per prendere atto che gli spazi non sono piu’ sufficienti”.
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