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Paesi africani: vogliamo regole più eque nel commercio

I Paesi africani chiedono ad Europa, Stati Uniti e Giappone di investire nell'economia africana e di far sì che i prodotti africani possano accedere ai mercati più ricchi al giusto prezzo.

di Redazione

“Grazie per gli aiuti, ma vogliamo una maggiore apertura commerciale da parte dei Paesi più avanzati e più investimenti nei nostri Paesi”. I leader africani invitati alla TICAD (Conferenza internazionale di Tokyo sullo sviluppo africano) che si tiene dal 28 maggio al 30 maggio a Yokohama, in Giappone, hanno risposto così all’annuncio del governo giapponese di raddoppiare la cifra di assistenza e sviluppo in Africa entro il 2012, compresi 4 miliardi di dollari di prestiti a tasso agevolato. A darne notizia è l’agenzia Fides.

“Mi impegno perché entro il 2012, cinque anni da adesso, il Giappone raddoppi i suoi aiuti allo sviluppo del continente africano”, ha affermato il Primo Ministro Yasuo Fukuda. Il Giappone intende raddoppiare a 10 miliardi di dollari gli aiuti e rafforzare la cooperazione tecnica, anche nell’ambito del coordinamento a livello mondiale sulla riduzione del debito per l’Africa. Tokyo si è anche impegnata ad aiutare i Paesi africani a raddoppiare in 10 anni la propria capacità produttiva di riso per far fronte alle emergenze alimentari.

Ma la stretta logica degli aiuti non è stata giudicata sufficiente dai Capi di Stato e di governo africani. “Noi crediamo che la crescita futura si trovi nel commercio, non negli aiuti. Senza escludere l’importanza degli aiuti, il miglioramento delle condizioni commerciali per l’Africa è di vitale importanza per garantire la sua piena integrazione nella economia globale”, ha affermato il Presidente sudafricano, Thabo Mbeki nel corso del suo discorso.

I Paesi africani chiedono ad Europa, Stati Uniti e Giappone di investire nell’economia africana, il cui tasso di crescita nel 2007 è stato del 5,7%, e di far sì che i prodotti africani possano accedere ai mercati più ricchi al giusto prezzo.

Al Vertice di Yokohama partecipano 52 Stati africani, dei quali 44 sono rappresentati a livello di Capo di Stato, di Premier o Vicepremier, oltre a diverse organizzazioni internazionali, come ONU, OMS, ecc. La Conferenza è organizzata dal governo giapponese, dall’ONU e dalla Banca Mondiale. La conferenza tra Giappone ed Africa si tiene ogni 5 anni dal 1993. Fides ricorda che oltre al Giappone, anche due altre potenze asiatiche, Cina e India, organizzano regolarmente dei vertici con i Paesi africani.

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