Cultura
Direttiva Ue sui rimpatri, critiche dal Vaticano
Per l'arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per i Migranti, regolare i flussi migratori è legittimo, ma non lo si può fare «con una tendenza al ribasso sui diritti umani
di Redazione
L’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per i Migranti, ha espresso un giudizio negativo sull’approvazione della direttiva Ue per i rimpatri degli immigrati irregolari che, tra le altre misure, porta a 18 mesi il tempo massimo di permanenza nei Centri di identificazione ed espulsione: «Rimango nel mio parere, vale a dire che mi ritrovo con l’opinione espressa dalla minoranza, e cioè che i cittadini di paesi terzi, come cittadini comunitari, non dovrebbero essere privati della libertà personale o soggetti a pena detentiva a causa dell’infrazione amministrativa» ha detto il responsabile del Vaticano per i migranti, secondo il quale regolare i flussi migratori è legittimo, ma non lo si può fare «con una tendenza al ribasso sui diritti umani».
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