Welfare

Tibet: Dalai Lama, coi disordini non c’entro

«Voglio una prova imparziale che dimostri la mia responsabilità» ha detto il leader religioso

di Redazione

Il Dalai lama respinge le accuse dei vertici di Pechino, che gli addossano la responsabilita’ dei disordini in Tibet, e chiede che tali accuse vengano dimostrate. “Voglio una prova imparziale che dimostri la mia responsabilita’”, ha dichiarato il leader spirituale tibetano durante una breve conferenza stampa a Dharmsala, nel nord dell’India.

Il leader tibetano ha quindi spiegato di essere rimasto in silenzio finora, ma di aver poi avvertito la “responsabilita’ morale” di parlare. “I cinesi ci accusano sempre della violenza, ma se i tibetani stessero impazzando, i mezzi di informazione sarebbero stati invitati”, ha osservato, rispondendo alle accuse del premier Wen Jiabao che ha addossato “alla cricca del Dalai lama” la colpa di essere dietro gli incidenti sostenendo di avere numerose prove di quanto afferma. “Chiedo al primo ministro che per favore mi faccia vedere queste prove”, gli ha risposto il Dalai Lama.

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