Non profit

Milano, dai Centri giovani appello contro i tagli del Comune

Da inizio 2008 stravolte le politiche giovanili comunali verso i Centri di aggregazione. Non più convenzioni ma contributi annuali variabili. Ecco la petizione del Cag Giambellino

di Redazione

Il Comune di Milano ha appena deciso la ?riorganizzazione? dei Centri di Aggregazione Giovanile. In linea con le tendenze degli ultimi anni, la decisione trasforma l?impegno concreto del Comune nel lavoro dei centri in un ?contributo? a chi li gestisce. L?entità del contributo verrà stabilita anno per anno, quindi sarà ogni anno soggetta a possibili riduzioni.

Ad esempio per il Centro diurno Giambellino, uno dei più attivi e rinomati tra i Cag milanesi, il provvedimento significa un taglio immediato di fondi di circa il 50% rispetto al 2007, il che rischia di trasformare il Centro in un piccolo doposcuola con qualche attività ricreativa di contorno. Dopo 20 anni di lavoro con i ragazzi del Giambellino, l?esperienza del Centro andrebbe dispersa.

Il tutto si inserisce in un quadro di desertificazione delle periferie che procede da anni, mentre nei quartieri si stratificano i problemi e mancano sempre di più punti di riferimento e luoghi di aggregazione.

Firmare la petizione (che scade il 30 aprile) contro il ridimensionamento dei centri è un piccolo gesto per opporsi all?abbandono delle periferie della città e chiedere investimenti coerenti nella promozione e nella protezione dell?adolescenza.

Per firmare online la petizione:
www.firmiamo.it/difendiamo-i-centri-di-aggregazione-giovanile

Per saperne di più:
www.giambellino.centrigiovani.org

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