Non profit

«Senza fondi. ad agosto si chiude»

Agenzia per le onlus L'allarme di Zamagni

di Redazione

Signori, si chiude. È esplicito, Stefano Zamagni, e fissa un termine per la chiusura: il prossimo mese di agosto. Ovviamente sta parlando da presidente dell’Agenzia per le onlus, e la chiusura paventata è proprio quella dell’organismo di indirizzo e controllo di tanta parte del terzo settore che il professore bolognese, intimo del presidente del Consiglio dimissionario Romano Prodi, presiede da un anno esatto. Il motivo della (per ora ipotetica) serrata è molto prosaico: mancano i fondi.
«Quest’anno abbiamo registrato un ulteriore taglio alla nostra dotazione», spiega Zamagni, «che è arrivata a 1 milione 350mila euro, quando per funzionare normalmente l’Agenzia avrebbe bisogno di circa 2 milioni e mezzo, il doppio. Una cifra che, tra l’altro, basterebbe appena per pagare gli stipendi e far fronte alle spese vive, senza prevedere nessuna iniziativa straordinaria».
A fronte della prospettiva peggiore, Zamagni non è certo rimasto con le mani in mano. Prima della crisi di governo, ha scritto una lettera a Prodi, Paolo Ferrero (al cui dicastero spetta il potere di decretare i fondi pro Agenzia) e Tommaso Padoa-Schioppa, facendo presente la crisi e chiedendo di porvi rimedio. Da buon economista, alla lettera ha allegato una copia del bilancio. Ma non ha ricevuto risposta.
Non bastasse, sulla vicenda dei fondi all’Agenzia per le onlus grava un’altra incognita: il destino di quel famoso fondo, pari allo 0,5% del 5 per mille 2007, che secondo la Finanziaria approvata alla fine del 2006 doveva essere diviso in parti uguali tra Agenzia e «organizzazioni maggiormente rappresentative del terzo settore», oltreché, come disposto dalla Finanziaria di quest’anno, al ministero della Solidarietà sociale, per permettere i pagamenti del 5 per mille 2006. Si tratta di 2 milioni di euro da dividere in tre. Ma visti i tempi del 5 per mille, non si sa se e quando arriverà. E agosto non è poi così lontano.

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