Politica
Moige: sì a un database di tutti i minori
La schedatura può aiutare nelle ricerche e nell'identificazione
di Redazione
«Bisogna uscire dalla polemica ideologica e politica, per cercare di guardare all’interesse del minore e dei genitori: avere un database di tutti minori italiani deve esser considerata una risorsa, non un problema»: così Maria Rita Munizzi, presidente del Moige (Movimento Italiano Genitori), interviene nella polemica politica sulle impronte ai minori rom. «Se una schedatura di tutti i minori italiani può servire a salvarli da pericoli come quelli della scomparsa, del rapimento, e comunque ad agire più in fretta nell’emergenza« – dice Munizzi – «ben venga la schedatura. In questo caso poi stiamo parlando di minori in condizioni già difficili, come quelli rom, ma il discorso può essere esteso a tutti. I genitori sono i primi a essere interessati alla sicurezza dei propri figli, e non possono che essere d’accordo». Il Moige sottolinea poi che in Italia nel 2007 sono stati 989 i casi di minori italiani e stranieri scomparsi per i quali sono state attivate le segnalazioni di ricerca sul territorio. «L’identificazione del bambino è importante» – conclude – «proprio per dare maggior sicurezza al genitore in caso di emergenza, in modo che lo stesso sia più facilmente rintracciabile».
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