Famiglia
Impronte ai minori rom: la critica di AIMMF
«Il provvedimento non incide per nulla sul miglioramento delle condizioni dei bambini», dicono i magistrati
di Redazione
L’AIMMF-Associazione italiana magistrati per i minori e per la famiglia richiamando il proprio documento del 17 maggio 2008 nel quale si esprimeva preoccupazione per la continua violazione dei diritti primari dei minori nomadi e si auspicava che le politiche di contrasto all’immigrazione clandestina preannunciate dal nuovo Governo non venissero mai disgiunte dalle garanzie e dall’attuazione dei diritti dei minori;
- manifesta vivissima preoccupazione per l’attività di identificazione e censimento delle persone e dei nuclei familiari presenti nei campi nomadi disposta dal Ministro dell’Interno;
- esprime totale dissenso per il sistema di identificazione dei minori nomadi mediante il metodo di rilevamento delle impronte digitali che si traduce in una forma di odiosa discriminazione razziale;
- rileva che il provvedimento non ha alcuna incidenza per il miglioramento delle condizioni di vita dei bambini nomadi e nessuna efficacia per la tutela degli stessi dalle possibili forme di sfruttamento criminale;
- segnala il grave rischio che esso produca conseguenze contrastanti con le esigenze di una reale protezione cui hanno diritto, per principio Costituzionale e per solenni impegni internazionali, tutti i minori senza distinzione alcuna.
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