Mondo
Israele, attentato con bulldozer. 3 morti, 36 feriti
Un palestinese con documento israeliano si è schiantato contro un pullman. Hamas non rivendica ma afferma «conseguenza logica per le aggressioni di Israele in Cisgiordania»
di Redazione
Un bulldozer si è scontrato contro un pullman nella centrale via Jedda Road, a Gerusalemme, provocando 3 morti e 36 feriti. Secondo le prime ricostruzioni il mezzo avrebbe seminato il panico viaggiando velocemente per tutta la strada, prima di finire la propria corsa contro il bus.
Alla guida del bulldozer vi sarebbe stato un palestinese con carta d’identità Israeliano, probabilmente residente nella parte est della città, quella a maggioranza araba.
Dalle prime testimonianze si evince che alcuni poliziotti sarebbero riusciti a fermare il presunto attentatore salendo nella cabina di guida e colpendolo a morte.
Una delle tre vittime è una donna che stava percorrendo la strada alla guida della sua Toyota, che è stata speronata e ribaltata dal bulldozer.
È in assoluto il primo attentato di questo tipo. Inoltre erano mesi che non si verificavano attacchi contro la popolazione israeliana. Adesso si teme per la stabilità della tregua firmata con Hamas due settimane fa.
E proprio Hamas ha detto di non essere informata sulle motivazioni del gesto né su chi vi sia dietro, ma Sami Abu Zuhri, dirigente dell’organizzazione a Gaza, ha detto all’Ansa che «se fosse confermato che si tratta di un’operazione condotta dalla resistenza palestinese, sarebbe la conseguenza logica e naturale per le continue aggressioni di Israele in Cisgiordania».
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