Mondo

Colombia, con liberazione Betancourt inizi nuova fase

Lo chiede l'ong Terre des hommes Italia, che nel paese latinoamericano gestisce un centro di aiuto psicosociale alle vittime di tortura

di Redazione

Terre des hommes (Tdh) Italia esprime profonda soddisfazione per la liberazione di Ingrid Betancourt dopo 6 anni e mezzo di sequestro assieme ad altri 14 ostaggi delle FARCad opera dell’esercito colombiano . “Speriamo che questa liberazione segni l’inizio di una fase nuova della vita della Colombia, con la cessazione di ogni violenza e il rilascio di tutti gli altri sequestrati ancora in possesso alle varie fazioni in lotta in Colombia”, dichiara Donatella Vergari, Segretario Generale di Terre des hommes Italia. “A Ingrid e ai suoi familiari, che abbiamo avuto l’onore di ospitare qui in Italia qualche anno fa, vanno le nostre felicitazioni e l’augurio che lei possa tornare, da persona libera, a condurre quelle battaglie che l’avevano resa una speranza per il suo paese”.

“L’operazione dell’esercito che l’ha liberata è stata definita dalla stessa Ingrid Betancourt impeccabile”, sostiene Angela Ospina, delegata di Terre des hommes Italia a Bogotá, “ma è necessario ricordare come sia comunque preferibile perseguire accordi umanitari per la risoluzione degli ostaggi ancora in mano alla guerriglia. La soluzione del lungo conflitto che affligge da 40 anni la Colombia non può che essere politica, non militare. Non dimentichiamo che a farne maggiormente le spese è sempre stata la popolazione civile, spesso vittima di torture fisiche e psicologiche e costretta ad abbandonare la propria casa e il proprio villaggio per cercare la salvezza altrove. Attualmente infatti sono circa 3 milioni i colombiani registrati come desplazados (sfollati interni) su una popolazione totale di 45 milioni di abitanti, ma l’Acnur (Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati) stima che ci sia almeno un altro milione di vittime non registrate. Queste cifre ne fanno il paese con il maggior numero di rifugiati interni del mondo.

Terre des hommes Italia dal 2002 gestisce nella capitale colombiana un “Centro de Apoyo psicosocial a victimas de tortura”, unica struttura nel suo genere esistente nel Paese. Il centro accoglie da tutte le zone più esposte al conflitto bambini, donne, uomini e a volte intere famiglie desplazadas, che hanno subito torture psicologiche o fisiche. Dalla sua nascita ad oggi il centro ha assistito quasi 4.000 persone.

Ieri pomeriggio alla Biblioteca Nazionale di Bogotá è stato presentato il nuovo rapporto elaborato dalla Coalición Colombiana contra la Tortura, di cui Tdh Italia fa parte. Questo rapporto evidenzia come la tortura, fisica e psicologica, sia una pratica sistematica e generalizzata e che lo Stato Colombiano, nonostante i tanti appelli delle istituzioni internazionali e dell’Alto Commissiariato per i Diritti Umani, non sia ancora riuscito ad arrestare un fenomeno così esecrabile, soprattutto per quel che riguarda gli atti di tortura perpetrati da suoi esponenti, e non abbia ancora ratificato il Protocollo facoltativo della Convenzione Onu contro la tortura.

 

 

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.