Non profit
Brescia: 140 nonni diventano “vigili” volontari
Non hanno compiti operativi, ma di monitoraggio
di Redazione
Il Comune di Brescia in collaborazione con le associazioni Auser, Antea e Assoarma, utilizzerà 140 pensionati volontari che, in qualità di “assistenti civici”, saranno di presidio nelle venti aree verdi più frequentate della città per verificare che tutto vada bene e segnalare ai vigili urbani eventuali irregolarità.
Il primo compito di questa nuova versione dei “nonni vigile”, che frequenteranno un mini-corso di formazione, sarà quello di richiamare verbalmente gli inadempienti, invitandoli a comportarsi come si deve. E poi, eventualmente, avvisare con il cellulare in dotazione la centrale operativa della Polizia urbana che manderà sul posto una pattuglia. Indosseranno una pettorina e un cappellino blu con la scritta gialla “assistente civico”.
Avranno anche un tesserino di riconoscimento con fotografia e codice identificativo. “Non potranno avere però alcun compito operativo”, ha spiegato il vice sindaco Fabio Rolfi durante la presentazione del servizio, “ma di deterrenza e di controllo che le regole valgano per tutti”. Per chiarire, non sarà vietato mangiare nei parchi e nei giardini cittadini, a patto che sia fatto nell’ambito dell’educazione e del decoro. La spazzatura va raccolta e depositata nei contenitori. Insomma, verranno fatti rispettare i regolamenti e le norme elementari della convivenza sociale. L’impiego degli anziani in qualità di controllori e solo all’inizio. Quando il numero dei volontari sarà aumentato verranno usati anche sui mezzi pubblici.
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