Non profit

Sacconi: il 5 per mille su una platea ridimensionata

Ecco come il ministro Sacconi, nel Libro Verde presentato oggi, immagina il futuro del 5 per mille: il finanziamento privato del Workfare

di Sara De Carli

La premessa è bruttina: “La ricchezza complessiva netta delle famiglie, tenendo conto degli immobili, è pari a oltre sette volte il reddito. In questo quadro, le diverse forme di mutualità fra privati, realizzate attraverso la bilateralità, le assicurazioni private o le forme miste, sia quelle di natura previdenziale sia quelle di natura socio-sanitaria, possono concorrere in maniera efficiente ed equa a migliorare la gestione dei rischi, specie di quelli di maggiore rilievo. Per questo motivo, queste realtà devono essere
collocate all’interno di una visione organica del sistema di Welfare del Paese”.

Così scrive il ministro Sacconi nel Libro Verde sul welfare presentato oggi, a pagina 21.

Le conclusioni che trae sono queste, e tirano in ballo il 5 per mille: “Può essere oggetto di rivalutazione il fenomeno – un tempo più esteso – della liberalità. La sperimentazione del 5 per 1000 dovrebbe essere condotta a regime anche se su una platea di beneficiari più selezionata. Ad essa va riconosciuto il merito di avere non solo orientato risorse su attività meritevoli, ma anche di avere stimolato una cultura della donazione. Su questa base può ora essere agevolata la diffusione di forme di fund-raising in favore di progetti trasparenti nella loro finalità e nella possibilità di verificarne gli esiti”.

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