Non profit
Esterni, la cittànon è maistata così fuori
qui milano Un progetto unico che presto sarà esportato
di Redazione

Batte al chiuso il cuore di Esterni. Loro sono quelli del centro che va in periferia (lo hanno chiamato Movimento centrifugo: teatro di strada e cinema all’aperto nelle periferie più hard di Milano). Ma anche quelli del Festival del cinema cinese in piena emergenza Chinatown e dello sciopero dei telespettatori (un fine settimana di sconti a musei, bar, teatri e cinema a patto di presentarsi col telecomando in mano). E ancora del recupero della cascina Cuccagna o del design pubblico. Ma se il main event è il Milano Film Festival, l’anima originale di Esterni la si coglie nella sede della palazzina di via Paladini, a due passi dal quartiere Ortica, cintura est di Milano. È qui che vive (si badi bene: vive, non lavora) Beniamino Saibene, che dell’associazione oltre ad essere la colonna portante è uno dei tre fondatori (gli altri sono Lorenzo Castellini e Carlo Giuseppe Gabardini). Con lui proviamo a leggere il dna di un’esperienza unica al mondo (per “studiarla” recentemente sono venuti perfino dall’Australia).
Vita: Partiamo dall’abc: cos’è Esterni?
Beniamino Saibene: Un’associazione culturale che al suo interno ha appena costituito una srl. Siamo quindi un ente commerciale posseduto da un associazione. Uno strano sviluppo, me ne rendo conto. Ma in questo modo dormiamo sonni più tranquilli.
Vita: In che senso?
Saibene: La responsabilità limitata è un piccolo scudo: prima se qualcuno si faceva male alle nostre manifestazioni ci andavamo di mezzo noi.
Vita: Perché siete nati?
Saibene: Nel 1995 avevo 21 anni, ero al secondo anno di Lettere. I miei amici erano andati o stavano pensando di andare a vivere a Berlino, Parigi o Londra. Io e i miei due soci ci siamo detti: facciamo qualcosa per rimanere. La prima raccolta fondi l’abbiamo fatta al centro sociale Garibaldi. In tutto: 2,2 milioni di lire. Ci abbiamo finanziato il primo festival di filmaker e soprattutto abbiamo conquistato la prima breve sul Corriere. Alle 5 del mattino eravamo di fronte all’edicola ad aspettare il giornale.
Vita: Ora invece vi conoscono tutti?
Saibene: Abbastanza, anche se?
Vita: Anche se?
Saibene: Anche se Milano ancora oggi rimane una città poco stimolante.
Vita: È per questo che alle scorse elezioni comunali ha deciso di “scendere in campo”?
Saibene: Ecco, quella è stata l’unica volta che la stampa non ha parlato di noi. Comunque è stata un’esperienza estenuante, ma anche appassionante. Si figuri che per guadagnare un pizzico di visibilità, negli ultimi giorni di campagna ci siamo inventati i cartelli elettorali viventi. Io e altri letteralmente appesi ai cartelloni. Repubblica.it ci ha visto e ha pubblicato le foto. Senza però dire chi eravamo.
Vita: Esterni è di destra o di sinistra?
Saibene: Non saprei, non ci riconosciamo in nessuno dei partiti di oggi. Ma l’idea di fare politica mi appassiona.
Vita: Parliamo di soldi. Quanto vale oggi Esterni?
Saibene: Il budget totale è di 1,2 milioni di euro: 600mila per il Film festival (un terzo ciascuno fra finanziamenti comunali, europei e fundraising privato). L’altra metà è invece equamente suddivisa fra altri tre progetti: Fuori target, Settimana del design pubblico e Audiovisiva.
Vita: Quindi avete un uffico ad hoc per la raccolta fondi?
Saibene: Sì, lo staff esiste dal 2000 ed è composto da tre persone. Con i privati lavoriamo abbastanza bene. Sui bandi pubblici invece potremmo fare meglio. Intanto da quest’anno ci siamo attivati col 5 per mille.
Vita: Insomma, nessun problema a far sponsorizzare le vostre performance?
Saibene: Dei paletti ci sono. Non siamo disposti a tutti. Recentemente abbiamo rotto un contratto perché l’azienda pretendeva un’invasività che abbiamo giudicato eccessiva.
Vita: Quante persone lavorano con voi?
Saibene: Siamo 19 a contratto, i 6 del direttivo più altre 13 persone con contratti sino a fine anno. Precariato puro. Poi ci sono i volontari, sotto il Festival arriviamo a 60 persone. Una grossa mano ce la danno gli stagisti: ogni anno riceviamo 500/600 curricula. Chi fa il tirocinio da noi lavora veramente, 12 ore non stop, senza vedere un quattrino.
Vita: Lei quanto guadagna?
Saibene: Sono fra quelli che prendono di più: mille euro al mese. Gli altri sono sui 750.
Vita: Come si fa a vivere con questi stipendi?
Saibene: Praticamente non ho spese personali, eccetto il motorino e l’affitto. Da mattina a notte fonda sono qui in Palazzina, quindi…
Vita: Non ha mai pensato di metter su famiglia?
Saibene: Lo ammetto: faccio più una vita da studente che da 35enne. In queste condizioni pensare a una moglie e a dei figli è difficile. Vedremo…
Vita: Cosa sarà fra dieci anni Esterni?
Saibene: L’unica cosa che posso dire è che ci saremo ancora. Oggi siamo identificati con Milano, forse in futuro non sarà più così. Sentiamo l’esigenza di confrontarci con altri luoghi. Forse diventeremo un Esterni da esportazione.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.