Non profit
Vietnam, scontri tra cristiani e polizia
Il motivo la contesa di un terreno, confiscato dallo stato nel 1954
di Redazione
Cresce la tensione tra le autorità vietnamite e i fedeli cattolici della capitale Hanoi per un’area contesa. Dopo che statue e croci sono state poste in una zona della città che apparterebbe a un’azienda tessile, ma che i fedeli reclamano come terreno di proprietà dei religiosi della parrocchia di Thai Ha, la polizia è intervenuta nelle scorse ore ordinando ai fedeli di abbandonare il sito conteso.
«Questi comportamenti violano la legge e alcuni articoli del Codice Penale», ha dichiarato Vu Cong Long, capo della polizia del distretto di Dong Da, al quotidiano locale ‘An Ninh Thu Do’. Già lo scorso anno alcuni fedeli di religione cattolica avevano tenuto delle veglie di preghiera per ottenere la restituzione di un terreno che sarebbe stato confiscato alla diocesi di Hanoi dopo la sconfitta francese a Dien Bien Phu nel 1954.
Con circa sei milioni di praticanti (la popolazione complessiva è di 86 milioni di abitanti), residenti soprattutto nel sud del Paese, la comunità cattolica vietnamita è la seconda per numero della regione est-asiatica dopo quella filippina. A gennaio del 2007, il primo ministro vietnamita, Nguyen Tan Dung ha incontrato Papa Benedetto XVI in Vaticano. Un evento definito storico: primo passo nelle nuove relazioni tra Santa Sede e Vietnam che potrebbero portare all’invio di un nunzio apostolico a Hanoi.
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