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India: Amnesty chiede misure contro la violenza sui cristiani

Sul sito di Amnesty una raccolta firme

di Redazione

Amnesty International ha sollecitato il governo indiano a far seguire alle parole fatti concreti e garantire che le minoranze cristiane dello Stato di Orissa siano protette da ulteriori atti di violenza.
Nonostante il primo ministro indiano Manmohan Singh abbia dichiarato, lunedi’ scorso a Parigi, che la violenza e’ una ‘vergogna nazionale’ e che il suo governo ha preso una ‘posizione ferma’ per porvi fine, le minoranze cristiane continuano a essere esposte alla violenza.
Negli ultimi due giorni, infatti, sono ripresi gli attacchi da parte delle organizzazioni nazionaliste indu’, come Vishwa Hindu Parishad e Bajrang Dal, nel distretto di Kandhamal. Il bilancio e’ di tre morti, oltre 15 feriti (tra cui alcuni poliziotti) e centinaia di sfollati. Gli attacchi contro le minoranze cristiane sono iniziati il 24 agosto, dopo l’assassinio di un dirigente nazionalista indu’ e dopo una breve pausa sono ripresi alla fine di settembre. I morti sono almeno 28. Dai contatti in loco, Amnesty International ha potuto verificare che l’atmosfera d’insicurezza rimane diffusa, nonostante il governo centrale, su richiesta delle autorita’ dello Stato di Orissa, abbia schierato i riservisti della polizia paramilitare.
Nell’ultimo mese, il numero dei cristiani che hanno cercato riparo nei 25 rifugi istituiti dal governo di Orissa e’ salito da 12.000 a 20.000 ed e’ ancora in aumento. Amnesty International teme che molti di essi non possano rientrare nelle proprie abitazioni a causa delle minacce e dell’intimazione, da parte dei nazionalisti indu’, a farlo solo dopo
essersi convertiti all’induismo.
Amnesty International sollecita il governo centrale e quello di Orissa a:
– porre immediatamente fine agli atti di violenza contro le minoranze
cristiane nel distretto di Kandhamal;
– fornire adeguata sicurezza nei rifugi e assicurare un pacifico rientro a
casa degli sfollati;
– garantire che le autorita’ competenti avviino indagini rapide e
imparziali sugli atti di violenza, rendano pubbliche le conclusioni e
portino di fronte alla giustizia i responsabili;
– assicurino protezione ai diritti religiosi delle minoranze.

Sul sito www.amnesty.it prosegue la raccolta di firme per chiedere la fine delle violenze contro le minoranze cristiane nello Stato di Orissa.

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