Welfare
POLITICHE SOCIALI. Valdegamberi, escluderle da Patto stabilità
"Porrò la questione con forza, oggi, in sede di Conferenza Unificata, quando si parlera' del Fondo per le politiche sociali"
di Redazione
“Porrò la questione con forza, oggi, in sede di Conferenza Unificata, quando si parlera’ del Fondo per le politiche sociali, parlerò per il Veneto, per la sua eccellente tradizione di politica sociale ma anche per le altre regioni di cui coordino il settore a livello nazionale. Chiederò a Tremonti e a Sacconi di non far morire i servizi sociali del Veneto, di non essere corresponsabili di un tracollo che travolgerebbe le famiglie e decenni di paziente, sapiente costruzione e programmazione di servizi territoriali, di civilta’ sociale di una popolazione”. Lo afferma Stefano Valdegamberi, assessore alle politiche sociali della Regione Veneto e coordinatore della Commissione Politiche sociali della Conferenza delle Regioni, annunciando la sua presenza alla Conferenza Unificata che si terra’ oggi pomeriggio a Roma e che vede la ripartizione del fondo nazionale per le politiche sociali tra i punti piu’ importanti all’attenzione dei Ministri, dei Presidenti, degli Assessori, dei Sindaci. Valdegamberi insistera’ sulla sua posizione portata avanti da mesi: le politiche sociali in senso stretto (peraltro ben definite nel Titolo IV Capo II del Dlgs 112/98) siano svincolate dal patto di stabilita’. ”Non facciamo scendere in piazza le famiglie (ed io saro’ volentieri con loro) per sostenere diritti – sostiene – per la cui tutela noi tutti siamo stati eletti”.
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