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CRISI. Una strategia cooperativa per le Pmi in difficoltà

L'iniziativa è di Agci, Confcooperative e Legacoop. Un'azione di rilancio dei consumi e di recupero di competitività per le imprese

di Redazione

Il superamento della crisi passa anche attraverso la coniugazione tra rilancio dei consumi e recupero di produttività competitiva del sistema imprenditoriale italiano, due assi su cui giocherà un ruolo essenziale l’accesso al credito e, quindi, un rafforzamento degli strumenti di garanzia fidejussoria. Si iscrive in questa linea il progetto di fusione dei Confidi territoriali (20 strutture nazionali) aderenti alle tre Centrali cooperative Agci, Confcooperative e Legacoop, che potrebbero riunirsi in un maxi-Confidi per divenire intermediario vigilato dalla Banca d’Italia, in base all’articolo 107 del Testo unico bancario.

“Il vero rischio”, avverte Rosario Altieri, presidente nazionale dell’Agci, Associazione generale cooperative italiane, “è quello di sostenere i consumi orientando la domanda verso prodotti dei competitors del sistema italiano, oggi vessato dalla minaccia dei rientri e dalle ulteriori chiusure di banche eccessivamente preoccupate dall’onda lunga della crisi, che investirà in tempi e termini diversi imprese e famiglie. Anche per questo l’intervento del Governo, oltre a salvare il sistema bancario e con esso i risparmi dei cittadini, deve intervenire sui vari fattori limitanti il rilancio dell’economia reale: dall’adeguamento dei prezzi di appalto per gli aumentati costi per la realizzazione di infrastrutture allo snellimento dei tempi e procedure di pagamento della pubblica amministrazione verso i fornitori di beni e servizi”.

“Nella difficile congiuntura”, continua Altieri, “la cooperazione può giocare un ruolo fondamentale nel mantenere occupazione e rilanciare gli investimenti, come già dimostrato in altre difficili circostanze, sempre che si cessi di penalizzarla continuando a parlare di presunti privilegi e altrettanto presunti aiuti di Stato e si affronti con decisione il rispetto dell’articolo 45 della Costituzione che individua nella promozione e nello sviluppo delle imprese cooperative un fattore strategico di crescita dell’economia e della società italiane”.

 

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