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MALATTIE RARE. Bruxelles, annuncia strategia comune

Lo ha affermato Androulla Vassiliou, commissario europeo alla Salute

di Redazione

La Commissione europea punta a definire una strategia comune per migliorare la diagnosi, il trattamento e la cura delle malattie rare, che in Europa colpiscono 36 milioni di persone. «Vogliamo far uscire dall’ombra quei pazienti con malattie rare», afferma in una nota diffusa a Bruxelles il commissario europeo alla Salute, Androulla Vassiliou.

«L’expertise in questo settore – prosegue il commissario – è dispersa in tutta l’Unione. L’esistenza stessa di certe malattie non e’ pienamente riconosciuta. Di conseguenza, per anni molti pazienti restano immersi nell’incertezza prima che la loro malattia non sia diagnosticata e trattata in modo corretto». Insomma, per la Vassiliou, «si tratta di un settore dove il valore aggiunto di una collaborazione a livello europeo e’ evidente e concreto». E «può fare davvero la differenza tra marginalizzazione e trattamento appropriato di milioni di persone in tutta Europa».

Le malattie rare sono quelle che colpiscono meno di 5 persone su 10 mila. Attualmente, se ne contano tra le 5 mila e le 8 mila, tutte essenzialmente di origine genetica, ma si può anche trattare di forme rare di cancro, di patologie autoimmuni o di malformazioni congenite.

Bruxelles, che sull’argomento ha presentato questa mattina una comunicazione e una proposta di raccomandazione agli Stati membri, pensa a una strategia articolata su tre assi fondamentali: migliorare il riconoscimento e la visibilità delle malattie rare, sostenere i piani nazionali consacrati alle malattie rare nei Ventisette, rafforzare la cooperazione e il coordinamento a livello europeo in questo settore. Oltre all’impegno della Commissione, le malattie rare sono anche una priorita’ della presidenza di turno francese dell’Ue, che il prossimo 18 novembre a Parigi ha organizzato una conferenza dedicata al problema.

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