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Olio di Sardegna,borgoglio delle radici

di Redazione

I l mare d’inverno ha un fascino particolare. Lo sanno i tanti che hanno un legame con la propria terra che s’affaccia sul mare, che a novembre ha un’attrattiva peculiare: la raccolta delle olive. Per chi è nato in una di quelle aree mediterranee, l’olivo ha la stessa forza di richiamo della vigna. E un po’ si assomigliano le due piante, almeno per la longevità. Io quest’anno andrò ad Alghero, in quella Sardegna selvaggia che è uno spettacolo anche d’inverno. Non ci sono più i turisti, ma con un gruppo di colleghi, tour operator e maestri di cucina, riempiremo come fosse estate il podere Le Pinnette, dove l’azienda San Giuliano, che produce orgogliosamente olio extravergine d’oliva con la varietà “bosana”, ha indetto un premio, invitando le persone a raccontare il territorio in questa stagione di conservazione e di fermento che è l’autunno.
Alle Pinnette hanno creato un’azienda agricola modello, coi suini allo stato semibrado che vagano per la macchia. I norcini di casa realizzano un prosciutto crudo straordinario, mentre i finocchi e gli altri ortaggi sono irresistibili con quell’olio saporoso, che a me piace mettere accanto a un pecorino non troppo stagionato, per assaggiarlo con il Vermentino e il pane carasao. Faranno la spesa gli equipaggi che si avvieranno verso l’interno, e con quella spesa cucineranno un piatto. Mi piace l’idea di andare a scoprire la quotidianità dei paesi, che offre l’essenziale. Mi piace pensare che l’olio sarà una risorsa in cucina, capace di trasformare un piatto. Il titolare dell’azienda San Giuliano, Domenico Manca, con il figlio Pasquale, quando ha presentato al sindaco l’idea del premio, che è un atto d’amore verso l’intimità della sua terra, si è commosso. Era il primo di aprile. Ha detto poche parole, ma in quelle c’era tutta la capacità di accoglienza e di aprirsi al mondo che hanno certe persone di questa regione un po’ speciale. Succede anche questo, nel mondo sano dell’impresa agroalimentare: fare qualcosa per la propria terra, ripartire da lì, per raccontare al mondo una civiltà indomita.