I l sindaco di Alghero era in prima fila, decisamente orgoglioso quando i tour operator e i giornalisti, chiamati a raccolta da Domenico Manca per il primo premio San Giuliano, hanno detto che la cosa che più li ha colpiti è stato il fattore umano. E in effetti il signor Manca, produttore di olio, li aveva sparpagliati lungo cinque direttive, a cercare di raccontare cosa ci fosse di interessante in una mattina d’autunno. Così sono andati nei paesi, a chiedere delle tradizioni e quando sono arrivati a Usini, hanno regalato loro gli andarinos , una pasta fatta in loco con tanto amore, che qui si abbina con il Vermentino maestoso o, se il ragù è di carne di pecora, con il rosso Cagnulari. Un gruppo, capitanato da Tommaso Farina, è tornato a casa con una spesa di soli 3 euro. Gli hanno regalato funghi, carciofi, pane, da cui hanno tratto un piatto che poi ha vinto il concorso culinario: carciofo ripieno di ragù di porcini in salsa di pane.
La Sardegna è così: una regione turistica che ha mantenuto un’identità, che trasmette valori buoni. E ha il calore del porceddu con le patate o di quel piatto algherese delicatissimo che è il gattuccio con l’agliata, un pesce povero ingentilito da una salsa preziosa. Ma la novità assoluta è stata l’olio extravergine di oliva, che in queste terre ha la cultivar “bosana” tra le principali. Provatelo su ogni piatto, dalla carne al pesce, dalla zuppa alla gallurese alla semplice crosta di pane che da carasau diventa guttiau. Esalta ogni cosa, con una ventata di freschezza inaspettata. E che dire – con l’olio nuovo, franto proprio in questi giorni che danno l’inizio all’annata olearia – del piacere dei finocchi e delle carote crude, dei cardi e dei carciofi, fragranti come non mai. Non distante da Alghero c’è il monte Sixeri, che dà il nome anche a una tenuta, dove i maiali e i cinghiali sono allo stato semibrado e mentre vai nella tua casetta che guarda il monte e il mare, i conigli selvatici ti tagliano la strada. Ci sono dei valori in Sardegna, capaci di farti pensare che una vacanza d’inverno non è proprio un’idea stravagante. Anzi, quando si parte?
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