Non profit
SOCIAL CARD. Acli: «Non cambia la vita di nessuno»
«Il Governo può e deve fare di più», dicono i pensionati dell'associazione
«Quando una persona ha bisogno, qualsiasi aiuto è bene accetto. Ma un euro al giorno non cambia la vita di nessuno». Così Vittorio Villa, segretario nazionale della Federazione Anziani e Pensionati delle Acli (Fap-Acli), commenta la social card presentata ieri dal Governo come misura di sostegno contro la povertà. «Il Governo può e deve fare di più» spiega Villa. «40 euro al mese rappresentano un modesto aiuto, che non risolve i problemi delle persone, non risponde alla crisi del costo della vita, né tanto meno è in grado di sostenere o rilanciare i consumi».
Sullo strumento della carta prepagata, il segretario della Fap-Acli non fa «obiezioni di forma, ma di sostanza»: «Quando c’è un’emergenza, la modalità in cui si interviene conta poco, conta la sostanza. Il fatto è che moltissimi anziani, non certo benestanti, rimarranno esclusi da questo provvedimento. E quelli coinvolti, invece, avranno comunque bisogno di un’azione di mediazione e accompagnamento da parte delle associazioni di promozione sociale».
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