Non profit
VOLONTARIATO. Rocca: non si dubiti dei volontari Cri
Il neo commissario straordinario della Croce rossa italiana interviene con fermezza dopo la decisione del Tar del Lazio di escludere la Cri dalle gare pubbliche
di Redazione
“La Croce Rossa Italiana non permette che si metta in dubbio il ruolo attivo e quotidiano degli oltre duecentomila Volontari che in più di 1500 località agiscono in Italia a favore di chi più ha bisogno, cosi come accade in altri 186 Paesi nel mondo”. Il Commissario Straordinario della Cri, Francesco Rocca, risponde con fermezza alle considerazioni del Presidente Nazionale di Anpas, Fausto Casini, che oggi aveva commentato la sentenza del Tar del Lazio secondo la quale la Cri non potrebbe partecipare alle gare pubbliche.
“Decideremo se presentare ricorso davanti al Consiglio di Stato, ma è necessario precisare subito che i Volontari della Cri sono Volontari al cento per cento e le nostre ambulanze sono acquistate con i sacrifici di tanti Volontari e con i contributi provenienti da donazioni spontanee. Inoltre sulle ambulanze della Cri non salgono lavoratori in nero sotto le mentite spoglie del volontariato”.
“Non accettiamo”, sottolinea Rocca, “lezioni sul Volontariato da parte di chicchessia. La Cri ha certamente problemi strutturali e organizzativi sui quali stiamo già operando, nel rispetto però della storia e delle tradizioni dell’Associazione. Altrettanto rispetto”, aggiunge il Commissario Straordinario della Cri, “pretendiamo da parte di chiunque. Con le Associazioni di Volontariato presenti nel nostro Paese intendiamo avere un dialogo costruttivo e propositivo e rifiutiamo sterili conflitti tra chi dovrebbe invece occuparsi dei problemi degli altri”.
La controreplica del presidente Anpas Fausto Casini:
La risposta dal sito internet della CRI usa i toni della “Lesa Maestà”.
ANPAS ha la forza e la tranquillità della trasparenza delle propri azioni. Il commissario Rocca mi sembra un po’ meno!!
Prima di tutto nella sentenza del Tar del Lazio non si parla di partecipazione a gare pubbliche, ma di iscrizione ai registri del Volontariato. Inoltre, visto che nessuno ha detto le cose che Rocca dice dei volontari CRI, da dove vengono queste sue affermazioni sui dubbi sul ruolo attivo dei volontari CRI?
Le critiche riguardano le ambiguità dell’organizzazione della Croce Rossa Italiana, ma come sempre si cerca di cambiare discorso; è strategia politica di bassa lega che non convince nemmeno la Croce Rossa Internazionale.
I conflitti si creano con la presunzione che chi fa volontariato da più di 100 anni sia un chicchessia. Le reazioni scomposte dimostrano che si è in difficoltà anche al proprio interno, quindi si cercano fantomatici nemici, che non esistono, per giustificare comportamenti aggressivi. D’altronde un commissario serve a commissariare per ripristinare situazioni di normalità e sostenibilità: qualche
motivo ci sarà pure.
Caro commissario, si preoccupi delle responsabilità pubbliche che le sono state affidate e di ascoltare i volontari della Croce Rossa invece che di innescare, modificando le affermazioni di altri in modo strumentale, conflitti inesistenti tra volontari.
Prima di dire che altri hanno messo in dubbio il ruolo attivo dei volontari faccia almeno la fatica di leggere con attenzione le affermazioni altrui.
Buttar fango sugli altri con accuse prive di fondamento non è nei nostri obiettivi, noi il fango lo togliamo quando interveniamo in protezione civile sulle alluvioni!!!
Fausto Casini
Presidente nazionale Anpas (dal sito: www.anpas.org)
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