I n questi giorni, nel laboratorio del carcere di Padova l’aria che sa di burro, zucchero e canditi è più forte che in altre stagioni. Gli “ospiti” stanno lavorando per il Natale, perché quest’anno le richieste di panettone sono aumentate. Il merito è della Cooperativa Giotto, che ha addirittura schierato il suo chef di punta, Lorenzo Chillon, per preparare questo dolce insieme a un nucleo di carcerati con sentenze a volte irreparabili.
Ma la cosa che più colpisce è che questo panettone è tra i più buoni che ci siano, come se il gusto fosse un valore, capace persino di redenzione. Sono diventati amici, quelli di Padova, con Andrea Muccioli di San Patrignano e con Dario, Cristiana e Gianni, che a Torino hanno fondato la Piazza dei Mestieri, dove ogni giorno 450 ragazzi con storie diverse imparano un lavoro. E anche qui, lo imparano stando davanti al gusto: una panetteria, un laboratorio che fa cioccolato, un microbirrificio e un ristorante che sta prendendo quota. E queste storie si intrecciano con quella delle monache trappiste di Vitorchiano che fanno le marmellate per finanziare la loro missione a Praga o dei monaci benedettini della Cascinazza di Buccinasco, l’unico monastero italiano che produce birra secondo la scuola dei confratelli del Belgio. Sono accomunati dall’idea che il gusto non è una faccenda secondaria, ma nemmeno edonistica. È un elemento che esiste e rappresenta qualcosa che parla alla dignità della persona. Fa vino Fausto Andi nell’Oltrepò, coi suoi ragazzi down, fanno formaggi di capra al Casolare di Piasco, una delle prime cooperative sociali del Piemonte, e così la cooperativa Botteghe e Mestieri di Faenza, che propone i tortellini. Dal carcere di Opera (Milano), ecco le uova di quaglia della cooperativa Al Cappone, mentre a Saluzzo e Torino fanno il caffè e la birra, nel nome di Pausa Cafè. Per tre giorni sono stati insieme, ospiti di Golosaria alla Piazza dei Mestieri di Torino, a dare il messaggio che il buono, il bello non sono per ricchi o per poveri ma esistono, quasi parlando di un’origine al cuore di ognuno.
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