Non profit
AFRICA. A Napoli e Vicenza le truppe Usa di Africom
Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Frattini
di Redazione
Napoli e Vicenza saranno due delle quattro basi che ospiteranno Africom, il comando militare Usa che ha giurisdizione sull’Africa. Lo ha affermato il Ministro degli esteri Frattini nel corso di una conferenza stampa con l’ambasciatore statunitense, Ronald Spogli. Nella città partenopea vi sarà il comando navale, a Vicenza quello delle forze di terra. Secondo il Ministro le due componenti di Africom “operano nel quadro della NATO”. Africom è stata però istituita lo scorso anno dall’amministrazione Bush senza consultare gli alleati.
Frattini ha dichiarato che non si tratterà di truppe da combattimento ma di «componenti civili»: «La decisione di ospitare in Italia due delle quattro componenti di Africom nelle basi di Napoli e Vicenza in strutture di comando che operano nel quadro Nato punta a creare sicurezza e assistenza umanitaria ma la particolarità sarà proprio che non ci saranno truppe da combattimento ma componenti civili».
Africom, la nuova struttura militare nordamericana creata a fine 2007, attualmente ha il quartiere generale a Stoccarda, in Germania. «Bush non è riuscito a convincere nessun paese africano ad ospitare le basi» sottolinea oggi il sito di Nigrizia.«Gli ultimi rifiuti sono arrivati da Libia, Sudafrica e Nigeria, che temono di vedere i paesi del continente coinvolti in terreno di battaglia nella lotta al terrorismo».
Africom è divenuto operativo dal primo ottobre scorso, la sua area di attività copre tutto il continente ad eccezione dell’Egitto. Il suo compito principale consiste nel «promuovere la stabilità e la sicurezza sul continente, ed aiutare gli eserciti africani a fronteggiare le calamità naturali». Secondo il Pentagono l’obiettivo finale è la promozione di una buona Governance: Africom aiuterà le autorità civili africane nella lotta alla povertà. L’ambasciatore Spogli ha comunque affermato che«gli obiettivi di Africom vertono su prevenzione dei conflitti, promozione della crescita economica controllo dei flussi migratori e prevenzione del terrorismo».
«Il nostro paese sarà sempre più la punta di lancia del formidabile strumento bellico di Washington, grazie alla sua posizione strategica rispetto all’Africa» contesta oggi il sito della rivista dei missionari comboniani. «L’uso della contestatissima base di Vicenza non tiene conto dell’orientamento della popolazione locale, che, in prevalenza, non vuole una presenza muscolare così ingombrante. Difficilmente le due basi saranno utilizzate per rafforzare i diritti umani e le libertà fondamentali, ma di sicuro aumenteranno l’esposizione italiana nella guerra al terrorismo. Roma si allinea alla politica di Washington, senza tutelare i propri interessi: la decisione di ospitare Africom rischia di creare problemi nei rapporti politici ed economici fra il nostro paese e quelli africani, proprio mentre l’Italia ha ridotto al lumicino i fondi della cooperazione allo sviluppo ed è fra gli ultimi contribuenti alle spese per realizzare gli Obiettivi del Millennio».
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