Welfare
LAVORO. Sacconi, contratti nazionali e patti aziendali
Leggeri i primi, più forti i secondi
di Redazione
Contratti nazionali leggeri e patti aziendali forti. A sostenerlo è il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, che, partecipando all’incontro organizzato dall’Aiop a Roma sull’ospedalità privata, interviene sulla contrattazione dopo essersi imbattutto nella manifestazione dei dipendenti della sanità privata che chiedono il rinnovo del contratto nazionale. “Capisco le ragioni dei lavoratori – afferma il ministro – ma a mio avviso è questa la strada che occorre seguire. La situazione – afferma rivolgendosi agli esponenti dell’Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) – va risolta, e invito i partecipanti al congresso a ragionare e a confrontarsi con i lavoratori”. E ai giornalisti che gli chiedono se una contrattazione nazionale leggera dia più spazio ad accordi aziendali più significativi possa dar luogo a delle discrepanze, Sacconi replica senza troppi giri di parole: “Spero proprio di sì. Spero in un mondo – afferma – in cui i salari non siano più piatti, perchè devono rappresentare anche il contributo che il lavoratore ha dato nel raggiungimento dei risultati dell’impresa”. Sacconi ha colto l’occasione per ricordare con un tono di polemica che proprio nelle Regioni meno virtuose, ovvero con conti sanitari in rosso, “si sono registrati patti integrativi più pesanti”
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