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TARANTO. La società civile festeggia la legge antidiossina

Ieri dopo un dibattimento di 11 ore il consiglio regionale ha approvato il provvedimento

di Redazione

”Quarantacinque anni costretti a vivere in una bolla di diossina. E ora finalmente c’e’ una legge per far scoppiare la bolla”. Lo affermano, in una nota, Paola D’Andria (Ail-Associazione contro le leucemie Taranto), Antonietta Podda (Comitato per Taranto) e Alessandro Marescotti (PeaceLink) a proposito della legge che limita le emissioni di inquinanti approvata ieri dal Consiglio regionale della Puglia. ”Vogliamo ringraziare – aggiungono – tutti coloro che hanno sostenuto questa lotta per una citta’ migliore, piu’ sana, piu’ vivibile. Il futuro dipende soltanto dall’impegno di tutti”. ”Ci siamo mobilitati con il coordinamento di Altamarea – continuano D’Andria, Marescotti e Podda – per sostenere la legge e, dopo un’estenuante giornata a Bari, finalmente possiamo dire: vittoria. Il 16 dicembre e’ stata una giornata storica cominciata con la partenza in pullman da Taranto alle 7.30. Dopo il viaggio e le 11 ore di dibattimento, alle 20.49, finalmente, il disegno di legge sulla diossina e’ diventato Legge Regionale. Seguire tutti i lavori fino alla sofferta votazione finale – spiegano le associazioni – e’ servito a far capire che Taranto e’ vigile e ha detto basta per sempre a quella bolla di veleno. Nulla sara’ come prima”. ”Il Consiglio Regionale ha approvato a maggioranza con il sostegno dei consiglieri dell’opposizione Scalera, Salinari, Tagliente. Non comprendiamo assolutamente – sottolineano nella nota – l’astensione del resto dell’opposizione che ha anteposto gli interessi di parte agli interessi generali. Ci rivolgiamo a tutti coloro che hanno approvato la legge regionale perche’ essa divenga legge nazionale. Occorre porre fine ad uno scandalo nazionale che ha visto fino a ora soccombere le ragioni della salute di fronte a una potente lobby. Organizziamoci per raccogliere 50 mila firme – concludono Peacelink Ail e Comitato – adesso l’obiettivo e’ una proposta di legge di iniziativa popolare che introduca nella legislazione nazionale le novita’ introdotte dalla legge regionale’‘.

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