P er la cooperativa di Federsolidarietà Mary Poppins, i giovani volontari sono da sempre risorse su cui investire. Dal 2000, circa 30 ragazzi sono stati impiegati nei diversi progetti di assistenza e accompagnamento di minori e adulti stranieri. Oggi più del 60% è rimasto in cooperativa e ha un contratto di collaborazione o a tempo indeterminato. «Per noi i giovani volontari sono un valore aggiunto, una risorsa su cui puntare per il futuro», spiega Gabriella Colosso , presidente della cooperativa e responsabile Servizio civile per Confcooperative. Ecco perché la selezione e poi la formazione rivestono un’importanza particolare. «Non possiamo basarci solo sulle motivazioni. Per noi è importante un titolo di studio specifico e buone competenze linguistiche. Ovviamente il resto lo fa la formazione: la legge richiederebbe 30 ore, ma nei nostri progetti ne assicuriamo più del doppio». Ma per impostare un percorso così strutturato c’è bisogno di un grande sforzo organizzativo. «L’essere a stretto contatto con il disagio comporta delle difficoltà di adattamento. L’accompagnamento del ragazzo diventa dunque un aspetto fondamentale e ci vuole una buona équipe e un’ottima organizzazione interna per sostenere tale percorso, anche dal punto di vista psicologico. Così solo le cooperative che sono organizzativamente già ben strutturate o che sono disposte a rivedere i propri processi interni, possono assicurare al volontario un’esperienza davvero importante».
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