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SALUTE. Attacchi di panico: i figli di separati sono più a rischio
Lo rivela uno studio dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e dell'Istituto scientifico universitario San Raffaele
di Redazione
Nel bagaglio che i figli di genitori separati si porteranno dietro fino all’età adulta ci sono anche gli attacchi di panico. Responsabile: la grave esperienza di distacco che li accomuna agli orfani e ai bimbi di emigrati. Una volta cresciuti, infatti, secondo uno studio dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e dell’Istituto scientifico universitario San Raffaele, sono proprio loro ad avere più probabilità di soffrire di attacchi di panico.
I ricercatori hanno osservato il fenomeno in oltre 700 gemelli del Registro nazionale norvegese. E i risultati del lavoro, realizzato in collaborazione con il Norwegian Institute of public health, il Queensland Institute of medical research di Brisbane (Australia) e il Virginia Institute of psychiatry and behavioural genetics di Richmond (Usa), sono stati pubblicati sulla rivista The archives of general psychiatry.
Gli scienziati hanno approfondito il legame, già ipotizzato, fra il rischio amplificato di sviluppare disturbi di panico e l’ansia da separazione o l’esperienza di una perdita precoce sperimentata da piccoli. Basta anche il distacco di uno solo dei due genitori a rendere più vulnerabili al panico in età adulta i bimbi geneticamente predisposti.
Lo studio sui gemelli ha permesso di separare il contributo genetico e ambientale dal rischio di ammalarsi nelle comuni condizioni di patologia. Attraverso interviste su eventi di separazione precoci e sulla presenza di sintomi ansiosi nell’arco della vita, gli studiosi hanno cercato di ricostruire la storia di ciascun gemello. In un secondo momento ciascuno di loro e’ stato sottoposto a un test di respirazione per valutare il rischio di attacchi di panico. E i ricercatori hanno osservato che, fra i gemelli che da piccoli avevano subito i traumi da separazione, c’erano più persone con attacchi di panico. Non
solo: un lutto o il divorzio dei genitori, ma anche semplicemente l’emigrazione all’estero del padre alla ricerca di un nuovo lavoro, possono modificare la respirazione probabilmente cambiando la fisiologia dall’età infantile in modo relativamente stabile, o per tutta la vita.
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